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martedì 21 marzo 2006

COL SENNO DI POI...

Ieri sono andata a dormire con un peso sulla coscienza...pensavo di aver scritto parole più pesanti di quanto non riuscissi a reggere veramente a proposito dell'accaduto di lunedì mattina...
Appena spenta la luce e piombata nel buio al di sotto delle mie coperte ho avuto un mezzo attacco di panico...ho rivisto il treno su cui ero la mattina, sentito l'odore ferroso di sangue, rivisto quel sole sempre più freddo che filtrava dai finestrini...non volevo più risalirci su quel treno, più parlare dell'accaduto, non volevo nemmeno andare a lezione stamattina. Mi sono sentita sperduta in una scatola di freddezza. Mi vedevo sola in questo contenitore, isolata dal resto della gente da spesse pareti di vetro, ma in grado di vedere tutti intorno a me con le stesse facce schifate viste la mattina...lì per lì ho pensato di averla fatta grossa, di aver scritto il post di ieri spinta più da curiosità e superbia che da quello che penso, di aver sfidato la sacralità della morte e di doverne pagare le conseguenze con quel peso sull'anima...
Poi il sonno ha preso il sopravvento su quei brutti pensieri, frutto di suggestioni,forse...e non ho avuto incubi...il nuovo giorno è cominciato con un abito grigio e freddo oltre che piovoso, nonostante sia il primo giorno di primavera...e io sono ripiombata in quella routine universitaria fatta di lezioni spesso noiose e di treni da prendere in tempo...stamattina il treno però non era lo stesso per me, non lo sarà mai più...
Ieri è stato uno di quegli imprevisti che ti cambiano la vita...è come salire un gradino su una scala...anche solo facendo quel piccolo passo verso l'alto la prospettiva cambia un po', puoi vedere cose che prima non vedevi...
Quel che ho visto stamattina di "nuovo" è che un mondo tanto sconvolto all'inizio dall'accaduto si è trasformato in un mondo di curiosi, che cercava di sapere l'età dell'uomo suicida e tanti altri dettagli...in questo modo non si sono certo dimostrati meno freddi di me il giorno prima...che differenza c'è nel dimostrare subito curiosità e cercare di osservare la realtà il più possibile per assorbire nuove esperienze e spettegolare il giorno dopo sull'accaduto? Non è comunque cinismo di fronte alla morte? Tanto vale essere coerenti e dimostrarsi fin da subito curiosi o rispettosi...
E io sono convinta di esserlo in quanto fin da subito ho dimostrato la mia curiosità, la mia attenzione, la voglia di sapere sull' accaduto...
Poi anch'io ho sofferto, quel fastidio che ho avuto prima di addormentarmi è stata la mia reazione emotiva a questa situazione di stress, a quest'esperienza difficile per chiunque...e questa è stata la prova che non sono comunque una persona fredda verso certe cose, semplicemente ho un modo diverso di affrontarle..un modo che, grazie al cielo, mi ha permesso di mantenere i nervi saldi in una situazione che avrebbe anche potuto degenerare e spero che questa tranquillità e assenza di paura che ho manifestato mi accompagni sempre nei momenti in cui, per quanto grave sia la situazione, ci sia necessità di mantenere i nervi saldi e di usare la testa.

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