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domenica 26 febbraio 2006

UN COMPLEANNO DA RICORDARE

Scrivo questo articolo con qualche giorno di ritardo (pur non avendo il tempo di farlo poiché l’esame di patologia 1 incombe e non so un’emerita sega…), ma la giornata del mio 22esimo compleanno devo raccontarla perché credo che la ricorderò a vita.

In breve, ho passato il giorno del mio compleanno all’università, in attesa di sottopormi al fatidico esame di fisiologia 1, esame in cui ero già stata silurata (vedi post “cronaca di una morte annunciata”). Il mio turno era previsto alle ore 15 (come Gesù…)ed ero la prima di una serie di 10 vittime di quest’esame che sembrava insormontabile…

Arrivano i prof in aula. Dei tre professori che ci dovevano essere manca proprio quello dell’argomento su cui credevo di essere più preparata (ovvero cuore e circolazione)..invece quelli più “lunatici”, secondo quanto trasmesso dalle leggende universitarie, c’erano eccome…in primis lui, Bonifazi, colui il quale m’aveva bocciato all’appello precedente. E, ovviamente, potevo sperare di non capitare da lui e invece ci sono finita dritta dritta, per prima!!! In qualche maniera però stavolta sono riuscita a stargli dietro nei suoi ragionamenti sibillini e, anche se gli sono quasi scoppiata a piangere in faccia, alla fine l’ho sentito pronunciare la fatidica frase “va bene, si accomodi dalla mia collega” come per dire “io ti ho passata, anche se con un mezzo calcio nel didietro, ora veditela con l’altra prof”.

E a questo punto la tensione, che avevo sfogato dopo aver passato la prima parte dell’esame, è ricominciata a salire. Perché il prof su cui ero preparata di più è magicamente arrivato per fare l’esame, mentre la prof “lunatica” ne aveva già bocciati due…quindi io ero in attesa su quale di questi due prof si liberasse per primo e quindi incominciasse a interrogare me. Il destino ha voluto che capitassi dalla prof “lunatica”…che grazie al cielo con me si è dimostrata molto disponibile e , fortunatamente, mi ha fatto una domanda che sapevo…quindi la seconda parte dell’esame è andata liscia come l’olio, non ci credevo quasi potesse andare così bene…alla fine, ben oltre le 5 e mezza, ho avuto la certezza di aver superato l’esame…ma solo alle 7 sono uscita dall’università col libretto firmato e il regalo più bello, aver passato questo esame di m…ehm scusate, volevo dire questo esame davvero difficile per me…

Un grazie a tutti quelli che hanno sofferto con me in questa giornata e in quelle precedenti, in particolare Francesca, con cui in 3 giorni ho ripassato tutti i falsissimi 12,5 crediti di conoscenza che quest’esame richiedeva (anche se in realtà vale almeno 10 kg di libri e 6 mesi di vita…) e tutti quelli che mi hanno aiutato e fatto gli auguri per il mio compleanno, che sono stati di buon auspicio anche per il superamento dell’esame!

Infine un commento alla foto: è oscena, lo so, ma ha un significato maggiore di quanto non lo sia la sua stupidità…è dedicata a tutte le persone che finora (specialmente prof ed assistenti!!) hanno provato a fermarmi (per motivi a prescindere da quanto effettivamente io sapessi, tipo la loro lunaticità…) e a quelli che si metteranno ad ostacolare il mio cammino…perché io sono determinata ad arrivare in fondo a questo mio sogno e nessuno si metterà in mezzo solo per farmi perdere tempo…quindi siete avvisati…

martedì 14 febbraio 2006

14 FEBBRAIO 2006

Tratto (con un piccolo adattamento) dal romanzo di Federico Moccia: “Tre metri sopra il cielo”.


“Pensò a quanto da piccola l’avevano affascinata le storie delle farfalle. Quel bozzolo, quel piccolo bruco che si tinge di mille splendidi colori e improvvisamente impara a volare. Allora di nuovo si vide. Fresca, delicata farfalla appena nata, tra le sue braccia. Gli sorrise e lo abbracciò guardandolo negli occhi. Poi gli diede un bacio, morbido, nuovo, appassionato. Il suo primo bacio da giovane donna.”

Forse ti arrabbierai un po’ per questo post, amore mio…non so se ti fa piacere che pubblichi sul mio blog cose che riguardano me e te, ma non ho resistito…quando mi rendi così felice vorrei salire sulla cima più alta del mondo e gridare quanto ti adoro, per rendere giustizia a tutto il bene che mi doni ogni giorno…e in particolare oggi, sai quanto ci tengo a ricordarti quanto è speciale questo giorno, perciò ho deciso di dirti quello che provo attraverso le parole di un libro, le più dolci che abbia mai letto…parole che sento quasi mie, che sembrano scritte apposta per me…per farti capire le sensazioni che nascono in me in questo 14 febbraio…anche se le conosci già…

Perciò questa è la mia cima,da qui posso gridare quello che voglio e lo farò,anzi l’ho già fatto :-P
Concludo questo post con questo messaggio: dovunque la vita ci porterà, anche lontani migliaia di km, questo giorno sarà quello in cui, con il cuore, mi sentirò più vicina a te, così stretta a te che mi sembrerà di volare di nuovo insieme, ma sempre più in alto…almeno “tre metri sopra il cielo”!

E grazie…tu sai perché (e se non lo sai te lo dico la prossima volta…)

Ti amo

Silvia

sabato 11 febbraio 2006

AGGIORNAMENTI

Mi sto dilettando (come se avessi tempo da perdere...) in arti grafiche del web...come vedete nella sezione "Link" ho aggiunto dei banner da me creati (con l'aiuto di quella buon anima del mio amore..santa pazienza!!!)...fatemi sapere che ne pensate!!! E mi raccomando accetto consigli e suggerimenti...ho molto da imparare!!!

venerdì 3 febbraio 2006

CRESCERE CHE FATICA...


Mi sto accorgendo di crescere…

Non è una crescita ponderale quella di cui parlo…sto parlando delle numerose occasioni di sbirciare nel mondo adulto che mi si sono presentate in questi ultimi mesi…un mondo fatto di responsabilità e di mille cose da sapere per tutelarsi e sopravvivere al meglio…un mondo di cose che non ti insegnano a scuola, all’università. È una vita che sono sui libri, ma certe cose veramente le ignoro e mi sento una sprovveduta per questo…certo non posso avere una laurea in ogni ambito dello scibile umano, per essere sicura di avere un minimo di coscienza di ogni cosa che mi circonda…però ho studiato un sacco di cose fino ad oggi, ma sono arrivata alla bellezza di quasi 22 anni senza sapere nulla di soldi, mutui, tasse (tanto per dire un esempio, che è quel che mi riguarda più da vicino in questo momento)…se un giovane non ha la fortuna come me di avere persone accanto che sanno queste cose e che gliele possono spiegare senza trarne vantaggio, come fa a costruirsi un futuro sicuro? Ecco in questi momenti mi sembra quasi che quel piccolo bagaglio culturale che mi sono costruita negli anni di scuola non serva a niente…a che serve sapere il latino (dico una materia tanto per dire, che i latinisti non ne abbiano a male!!!) se poi non hai la minima idea di cosa significa avere un tetto sulla testa? Non dico che studiare sia inutile, anzi, alla fine so che quel bagaglio che ci costruiamo a scuola serve soprattutto per plasmare il nostro carattere e il modo di pensare…penso (e spero) serva per renderci meno indifferenti al mondo che ci circonda e per darci il metodo giusto per indagare e cercare quello che è necessario per sopravvivere…però quando mi capita di accorgermi che della vita vera so davvero poco, mi prendono questi pensieri e mille dubbi…e mi rendo conto che, nonostante i problemi inutili che mi sono creata a volte in questi ultimi 7/8 anni, questi sono stati davvero gli anni della spensieratezza…

Voi che ne pensate? Non credete a volte che diventare adulti sia un po’ un salto nel buio? Fatemi sapere!!!

Silvia