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sabato 18 aprile 2009

I MIEI DIFETTI

Mi rendo conto che sono troppo impulsiva e do troppa fiducia al prossimo...
Sono cresciuta con il concetto di "speranza" piantato fisso nel cervello..con la "fede", non solo in senso religlioso, ma anche con un significato più ampio, quello di saper credere fermamente in determinati ideali...credo che i miei genitori, per quanto possa essere burrascoso a volte il rapporto con loro, mi abbiano insegnato ad essere sempre forte, il più possibile, ed andare avanti per la mia strada, seguendo quello in cui credo...
Non lo so, forse sono sbagliata x il  mondo, x com'è adesso...ma non riesco a vivere senza essere me stessa, senza sperare...a costo di farmi male 1, 10, 100 mila volte xke le mie speranze vengono infrante...

martedì 14 aprile 2009

AUGURI IN RITARDO

Spero che la Pasqua sia passata bene per tutti voi...x quanto mi riguarda, vi scrivo in ritardo xke metà pasqua e pasquetta le ho passate a letto con la febbre...pare sia scoppiata un'epidemia al mio paese...
io non avevo preso l'influenza neanke quest'inverno, che doveva essere terribile...
il virus m'ha fregata ad aprile...
e siccome non riesco a studiare, mi salta l'opportunità di fare l'esame di chirurgia del 20...che palle...
ma soprattutto, non sono andata da nessuna parte a pasquetta, col tempo fantastico ke c'era qui! grrrrrr!

mercoledì 8 aprile 2009

IL CROLLO DELLE CERTEZZE

Penso che quando succedono eventi come il disastroso terremoto dello scorso 6 aprile a L'Aquila, nessuno sia immune dalle riflessioni. La natura fa il suo corso, eventi che sfuggono al nostro controllo distruggono in un attimo pezzi di civiltà...dal punto di vista naturalistico-scientifico queste cose mi fanno davvero paura, mi da come l'idea che la Madre Terra ci voglia lanciare dei messaggi, come per dirci "per quanto possiate tentare di studiarmi e controllarmi, sono sempre io che decido come andranno le cose"...il problema è che questi messaggi, sotto forma di catastrofi e distruzione, arrivano a spese di innocenti...
E qui scatta il punto di vista umano-affettivo. Sono arrivata al punto di piangere davanti alla tv. Ho dovuto spegnere, non ce la facevo. Io adoro l'Abruzzo, adoro le persone che ci sono nate e lo abitano, i colori, i sapori, tutto. Penso che nessuno si meriti di vivere un disastro del genere, ma loro lo meritano ancora meno...non so perché, sarà questo legame affettivo che ho da quando sono nata, praticamente. 
Vedi una città sgretolata, in una terra così cara...pensi che davvero qualcosa stia cambiando...tante, troppe cose stanno cambiando tutte insieme...
Io non so cosa fare per poter dare a quella gente il mio aiuto e il mio conforto...cercherò di scoprirlo in questi giorni...in questo momento, ore 0.12 del 9 aprile 2009 (ps: auguri a mio fratello che fa 20 anni), quello che posso fare è raccogliere tutta la forza e la speranza che ho nel cuore e pregare...perché al più presto si possa riavviare la macchina della vita anche in quelle zone così profondamente sconvolte...perché chi manca sia ritrovato, perché chi ha perso tutto possa avere la forza di ripartire da zero...
Un abbraccio forte, come tutti voi!