venerdì 19 marzo 2010
sabato 13 marzo 2010
giovedì 11 marzo 2010
ANSIA
è un po' che non mi faccio viva...tante cose da fare, tanto da studiare, spesso per niente, per prendere le ennesime delusioni, che non aiutano l'autostima...
sto cominciando a rivivere sensazioni che non provavo dai tempi del liceo: l'angoscia quando vado a dormire, la morsa allo stomaco quando mi alzo la mattina...l'ansia di fare qualsiasi cosa...
e come se non bastasse, anke il tempo del sonno, che intercorre tra addormentamento e risveglio nervosi, è disturbato da brutti pensieri...la sofferenza della colpa si ripresenta parossisticamente, di punto in bianco senza prodromi...e non capisco xke, so solo ke quando mi sveglio sto male...ennesima frustata sulla schiena, ok, me lo merito ma quando finirà?
mi sto sforzando molto di abbattere questi ultimi muri ke mi separano dalla laurea, dalla fine di questo percorso così lungo...ma accanto al fatto di non riuscirci, nonostante tutto l'impegno, mi sta venendo il timore di non farcela, di non essere adeguata, in grado, di non aver studiato abbastanza...e qualsiasi altra stupida idea...cerco di muovermi, di non stare ferma, di fare qualsiasi cosa per aumentare la mia dinamicità, nella speranza che almeno, facendo qualcosa, frequentando, vedendo cose nuove, io possa imparare qualcosa e tenere elastica la mia mente...tenerla lontana dai brutti pensieri pessimisti...
scrivo tutta questa marea di tristezza xke ho bisogno di scaricarla, ho bisogno dell'ennesima iniezione di fiducia in me stessa, che devo autosomministrarmi...forse x troppo tempo ho cercato soddisfazione e approvazione da altri, con il risultato che appena facevo qualcosa al di fuori di questa approvazione erano liti, pianti, tristezza...
ma sono io ke mi alzo la mattina, sono io che apro i libri, che vado a farmi uno stomaco così in sala settoria, che mi presento davanti a prof che non hanno altro scopo nella vita ke fare i deficienti finchè non andranno in pensione (ma forse rimarranno lì a farlo anche dopo)...sono io che vengo bocciata, ma che anche supero le sfide...e sono convinta che la soddisfazione che provo quando un muro viene abbattuto è sicuramente maggiore di quella di chiunque altro, perchè è un mio passo avanti...per me stessa, per quello che io farò in futuro...
comincio a capire che devo molto agli altri, ma non tutto...sono io che faccio il lavoro sporco, alla fine...è a me stessa ke devo rendere conto...
forse quando riuscirò a metabolizzare questa frase, quando riuscirò davvero a fare il mio dovere al 100% e solo per me stessa, allora riuscirò ad addormentarmi e svegliarmi in maniera più serena...
sto cominciando a rivivere sensazioni che non provavo dai tempi del liceo: l'angoscia quando vado a dormire, la morsa allo stomaco quando mi alzo la mattina...l'ansia di fare qualsiasi cosa...
e come se non bastasse, anke il tempo del sonno, che intercorre tra addormentamento e risveglio nervosi, è disturbato da brutti pensieri...la sofferenza della colpa si ripresenta parossisticamente, di punto in bianco senza prodromi...e non capisco xke, so solo ke quando mi sveglio sto male...ennesima frustata sulla schiena, ok, me lo merito ma quando finirà?
mi sto sforzando molto di abbattere questi ultimi muri ke mi separano dalla laurea, dalla fine di questo percorso così lungo...ma accanto al fatto di non riuscirci, nonostante tutto l'impegno, mi sta venendo il timore di non farcela, di non essere adeguata, in grado, di non aver studiato abbastanza...e qualsiasi altra stupida idea...cerco di muovermi, di non stare ferma, di fare qualsiasi cosa per aumentare la mia dinamicità, nella speranza che almeno, facendo qualcosa, frequentando, vedendo cose nuove, io possa imparare qualcosa e tenere elastica la mia mente...tenerla lontana dai brutti pensieri pessimisti...
scrivo tutta questa marea di tristezza xke ho bisogno di scaricarla, ho bisogno dell'ennesima iniezione di fiducia in me stessa, che devo autosomministrarmi...forse x troppo tempo ho cercato soddisfazione e approvazione da altri, con il risultato che appena facevo qualcosa al di fuori di questa approvazione erano liti, pianti, tristezza...
ma sono io ke mi alzo la mattina, sono io che apro i libri, che vado a farmi uno stomaco così in sala settoria, che mi presento davanti a prof che non hanno altro scopo nella vita ke fare i deficienti finchè non andranno in pensione (ma forse rimarranno lì a farlo anche dopo)...sono io che vengo bocciata, ma che anche supero le sfide...e sono convinta che la soddisfazione che provo quando un muro viene abbattuto è sicuramente maggiore di quella di chiunque altro, perchè è un mio passo avanti...per me stessa, per quello che io farò in futuro...
comincio a capire che devo molto agli altri, ma non tutto...sono io che faccio il lavoro sporco, alla fine...è a me stessa ke devo rendere conto...
forse quando riuscirò a metabolizzare questa frase, quando riuscirò davvero a fare il mio dovere al 100% e solo per me stessa, allora riuscirò ad addormentarmi e svegliarmi in maniera più serena...
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