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giovedì 28 agosto 2008

LA METAFORA










Penso che la mia vita sia esattamente un ponte tibetano...un lunghissimo ponte, a picco su un precipizio...un giorno ho deciso di lasciare la mia bella e tranquilla terraferma e mi sono messa in cammino sul precipizio....e così procedo, un passo dopo l'altro...per raggiungere un'altra terra di stabilità, probabilmente...però è ancora lontana...
Sento il richiamo di chi, da quel punto di arrivo, mi da coraggio per affrontare questa attraversata, mi sostiene anche nei momenti più difficili...sì, perché lungo il cammino c'è sempre una tavola rotta, c'è il vento che fa oscillare e scricchiolare il ponte...
E in questi momenti mi chiedo se ho fatto bene a mettermi in viaggio, mi fermo a pensare ed ho paura, una paura folle...perché questo viaggio è costato molti sacrifici...
E non voglio vanificare tutto questo...non voglio avere la paura che mi impedisce di raggiungere la terra promessa e che mi insinua la mente con pensieri del tipo:"e se la terra promessa ce l'hai alle spalle?"
Però non posso mentire, soprattutto a me stessa...la paura c'è, è tangibile, comincia a riaffiorare nei miei incubi notturni, tra libri di università e colpi di pistola...
Forse ho solo mangiato troppo ieri? Sicuramente...ma so che è qualcosa di latente in me, che tutto questo esiste perché mi sono buttata in questa attraversata senza metabolizzare l'idea...a capofitto, senza nessuno strumento che mi potesse aiutare in caso di necessità...
Ed eccomi qui, in uno di quei momenti in cui sento il freddo dell'aria di montagna, la bufera mi annebbia la vista e faccio molta fatica a procedere...come uscirne?

3 commenti:

Mibemolle ha detto...

l'ultima volta che ho fatto un ponte tibetano (uno vero) sono finita a capo all'ingiù, aggrappata alle corde, con tutte le corde aggrovigliate...
il punto è l'equilibrio...
e non farsi prendere dalla paura...
hai detto niente!!!!

:)

silvietta1984 ha detto...

dici niente proprio...
cercherò di focalizzarmi sull'equilibrio allora....grazie!

Virgilio Rospigliosi ha detto...

Anch'io ho voglia di salire su un ponte tibetano.

Un saluto, Virgilio