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lunedì 25 dicembre 2006

SENZA PAROLE

Questo post l'ho scritto in treno, ve lo riporto solo ora per questione di tempi...ancora buon Natale a tutti!

Treno ES 9482 Roma Termini-Rovigo. Ore 19.17
Sono sul treno che mi sta riportando a casa dopo questa incredibile esperienza nel "caput mundi". Il titolo del post è quello della canzone di Vasco che mi ha ispirato la scrittura, ascoltandola sul mio Ipod. Voglio raccontare (quasi) tutto di questa esperienza. Completerò il mio racconto solo dopo che la puntata sarà andata in onda.
Siamo partite ieri, 21-12-2006, alle 6.30 di mattina. Dopo quasi 5 ore di treno siamo arrivate, io, Giulia e Daisy, a Roma - primo viaggio insieme e prima volta nella capitale per me e Daisy. Arriviamo in quel "bordello commerciale" che è la stazione Termini. E comincio a sentirmi piccola e spaesata. La vertigine che la caotica città causa si amplifica per l'avvicinarsi dell'appuntamento alla Rai per la puntata dell' "Eredità". E perché non trovavamo quel cavolo di tram che ci doveva portare agli studi televisivi! Alla fine, mentre scoprivamo i primi monumenti della città (Viminale ed altare della patria), l'abbiamo trovato e siamo arrivate all'appuntamento con la redazione del programma. Gli studi dove si registrano le puntate non sono altro che enormi capannoni allestiti con scenografie ipertecnologiche. E pieni di gente, la maggior parte signorotte sessantenni, che fanno da pubblico.
Dunque, arriviamo nello stanzino dove si radunano i concorrenti ed i relativi accompagnatori. Qui firmiamo i vari documenti e liberatorie, ci spiegano un po' le regole e come dobbiamo comportarci durante il gioco. Ed attendiamo la seduta trucco-parrucco.Farmi truccare è stato uno dei momenti più belli della trasmissione. Mi sono sentita una vera diva, con somma invidia della Giulia, che sperava di capitare nelle mani di una truccatrice professionale come è successo a me. Dopo la preparazione e un incontro con le autrici del programma per stabilire cosa dire durante la mia presentazione, c'è stata un'estenuante attesa per la fine della registrazione della puntata precedente. Alla fine, il campione torna nello stanzino, vincitore di 105000 euro...che invidia, a me basterebbe arrivare a vincere la scatola del gioco...
cioè arrivare al duello finale...
Non posso dirvi altro della puntata, al momento perché non voglio rovinarvi la sorpresa. Sorpresa perché sono stata molto brava, anche se altrettanto fortunata, lo ammetto (certe domande le ho sparate, xke in quei momenti è difficilissimo pensare, specie per me che sono spesso impulsiva...).
A parte il risultato del gioco è stata un'esperienza stupenda, un grazie alle truccatrici, alle persone della redazione che sono state con noi (specie Silvia), a tutti quelli che lavorano dietro le quinte. E Carlo Conti è davvero un brav'uomo, molto gentile, disponibile e coinvolgente! E le sue vallette, cari maschietti, sono proprio belle, delle Barbie!
Rimando al 12 gennaio per il risultato.
Un grazie speciale anche al pubblico. Hanno fatto sentire il loro affetto e calore, in ogni momento. Non lo dimenticherò mai.
Finito tutto, un taxi ci ha portate all'hotel, che era fuori dal centro di Roma, ma molto carino. Cena a base di bucatini e poi a nanna, ma tra cuscino troppo basso e adrenalina in corpo a livelli stellari non riuscivo a dormire.
La mattina ci siamo svegliate alle 7.30 e siamo tornate verso la stazione. Lì abbiamo depositato i bagagli e siamo partite in autobus alla volta del Vaticano. La giornata era bellissima e quasi primaverile, perché c'era un sole caldo. Abbiamo trovato poca gente al metal detector e siamo entrate nella basilica. Mozzafiato. Già scese dall'autobus, all'inizio di via della Conciliazione, ho sentito le lacrime spingere dagli occhi. Davanti alla pietà di Michelangelo, nella cappella del Santissimo Sacramento e poi, davanti alla tomba di Giovanni Paolo II, non ho retto. Ho cominciato a sfogare un po' delle emozioni accumulate. Credo sia stata la parte più bella ed emozionante di Roma, assieme alla fontana di Trevi e ai fori imperiali. Lì senti quanto è grande l'arte del passato. E quanto a volte è ben più misero il presente.
Comunque sia abbiamo fatto un lunghissimo itinerario a piedi, praticamente siamo arrivate dal Vaticano al colosseo a piedi, passando per Castel S.Angelo e il relativo ponte, piazza Navona, Panteon, Monte Citorio (abbiamo visto Casini), piazza di Spagna e Trinità dei Monti, Via dei Condotti, Via del Corso, Piazza del Popolo, Piazza Venezia, i fori imperialie il colosseo. Dal colosseo alla stazione dei treni siamo andate in metro, perché eravamo a pezzi.
Ora lo siamo ancora.
E chiudo la prima puntata di questa esperienza con una frase della canzone che stavo ascoltando, che rappresenta bene la nostra camminata attraverso la capitale.

...poi ho camminato tanto e fuori c'era un grande sole
che non ho più pensato a tutte queste cose...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Silvia sei mitica!

Anonimo ha detto...

Buon Natale Silvietta,sono certissimo che sarà per te un giorno stupendo vicino alle persone che ami e sono convintissimo che te lo meriti tutto..Bella Roma èh..ricordo in capodanno 2005 in piazza S.Pietro..la voce roca di Giovanni Paolo..sapevo che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei visto..mi sono commosso anch'io..momenti che ti segnano la vita...Diego

Anonimo ha detto...

ta ta rata ta ta rata e va bene così...senza parole...grazie stella per averci dato la possibilità di poter condividere insieme a te dei giorni così splendidi e indimenticabili.ti voglio un sacco di bene,Daisy