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martedì 14 febbraio 2006

14 FEBBRAIO 2006

Tratto (con un piccolo adattamento) dal romanzo di Federico Moccia: “Tre metri sopra il cielo”.


“Pensò a quanto da piccola l’avevano affascinata le storie delle farfalle. Quel bozzolo, quel piccolo bruco che si tinge di mille splendidi colori e improvvisamente impara a volare. Allora di nuovo si vide. Fresca, delicata farfalla appena nata, tra le sue braccia. Gli sorrise e lo abbracciò guardandolo negli occhi. Poi gli diede un bacio, morbido, nuovo, appassionato. Il suo primo bacio da giovane donna.”

Forse ti arrabbierai un po’ per questo post, amore mio…non so se ti fa piacere che pubblichi sul mio blog cose che riguardano me e te, ma non ho resistito…quando mi rendi così felice vorrei salire sulla cima più alta del mondo e gridare quanto ti adoro, per rendere giustizia a tutto il bene che mi doni ogni giorno…e in particolare oggi, sai quanto ci tengo a ricordarti quanto è speciale questo giorno, perciò ho deciso di dirti quello che provo attraverso le parole di un libro, le più dolci che abbia mai letto…parole che sento quasi mie, che sembrano scritte apposta per me…per farti capire le sensazioni che nascono in me in questo 14 febbraio…anche se le conosci già…

Perciò questa è la mia cima,da qui posso gridare quello che voglio e lo farò,anzi l’ho già fatto :-P
Concludo questo post con questo messaggio: dovunque la vita ci porterà, anche lontani migliaia di km, questo giorno sarà quello in cui, con il cuore, mi sentirò più vicina a te, così stretta a te che mi sembrerà di volare di nuovo insieme, ma sempre più in alto…almeno “tre metri sopra il cielo”!

E grazie…tu sai perché (e se non lo sai te lo dico la prossima volta…)

Ti amo

Silvia

2 commenti:

Anonimo ha detto...

http://dev.gentoo.org/~spyderous/personal/ring.jpg

Anonimo ha detto...

Finalmente ti rispondo, e con un testo degli 883... so che non ti piacciono molto, ma trovo che questa canzone esprima cio che sento.
Ti amo.

883 - Nient'altro che noi

Potrei stare ore e ore qui
ad accarezzare
la tua bocca ed i tuoi zigomi
senza mai parlare,
senz'ascoltare altro nient'altro che
il tuo respiro crescere,
senza sentire altro che noi
nient'altro che noi.

Potrei star fermo immobile
solo con te addosso
a guardare le tue palpebre
chiudersi ad ogni passo
della mia mano lenta che scivola
sulla tua pelle umida
senza sentire altro che noi
nient'altro che noi.

Non c'è niente al mondo
che valga un secondo
vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo,
o un tuo movimento,
perché niente al mondo
mi ha mai dato tanto
da emozionarmi come quando siamo noi,
nient'altro che noi.

Potrei perdermi guardandoti
mentre stai dormendo,
col tuo corpo che muovendosi
sembra stia cercando
anche nel sonno di avvicinarsi a me,
quasi fosse impossibile
per te sentire altro che noi,
nient'altro che noi.

Non c'è niente al mondo
che valga un secondo
vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo,
o un tuo movimento,
perché niente al mondo
mi ha mai dato tanto
da emozionarmi come quando siamo noi,
nient'altro che noi.

Non c'è niente al mondo
che valga un secondo
vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo,
o un tuo movimento,
perché niente al mondo
mi ha mai dato tanto
da emozionarmi come quando siamo noi,
nient'altro che noi.