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mercoledì 8 aprile 2009

IL CROLLO DELLE CERTEZZE

Penso che quando succedono eventi come il disastroso terremoto dello scorso 6 aprile a L'Aquila, nessuno sia immune dalle riflessioni. La natura fa il suo corso, eventi che sfuggono al nostro controllo distruggono in un attimo pezzi di civiltà...dal punto di vista naturalistico-scientifico queste cose mi fanno davvero paura, mi da come l'idea che la Madre Terra ci voglia lanciare dei messaggi, come per dirci "per quanto possiate tentare di studiarmi e controllarmi, sono sempre io che decido come andranno le cose"...il problema è che questi messaggi, sotto forma di catastrofi e distruzione, arrivano a spese di innocenti...
E qui scatta il punto di vista umano-affettivo. Sono arrivata al punto di piangere davanti alla tv. Ho dovuto spegnere, non ce la facevo. Io adoro l'Abruzzo, adoro le persone che ci sono nate e lo abitano, i colori, i sapori, tutto. Penso che nessuno si meriti di vivere un disastro del genere, ma loro lo meritano ancora meno...non so perché, sarà questo legame affettivo che ho da quando sono nata, praticamente. 
Vedi una città sgretolata, in una terra così cara...pensi che davvero qualcosa stia cambiando...tante, troppe cose stanno cambiando tutte insieme...
Io non so cosa fare per poter dare a quella gente il mio aiuto e il mio conforto...cercherò di scoprirlo in questi giorni...in questo momento, ore 0.12 del 9 aprile 2009 (ps: auguri a mio fratello che fa 20 anni), quello che posso fare è raccogliere tutta la forza e la speranza che ho nel cuore e pregare...perché al più presto si possa riavviare la macchina della vita anche in quelle zone così profondamente sconvolte...perché chi manca sia ritrovato, perché chi ha perso tutto possa avere la forza di ripartire da zero...
Un abbraccio forte, come tutti voi!

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